CoRivoRivo - Topo Chioggiotto (Venezia) - Sanary
- Nome: Co Rivo Rivo
- Tipo: Topo Chioggiotto o Batèlo a Pisso due alberi con vele al terzo.
- Origine: Venezia – barca per la pesca in laguna
- Construction: 1979 Cantiere Schiavon a San Piero in Volta, Pellestrina
- Disegno: Fratelli Pagan
- Dimensioni: Lunghezza ft 6,31m – Larghezza 1,8m – Pescaggio 0,17m - Stazza 1,456t
- Vele: Randa al terzo 19m², trinchetta al terzo 9m², 2 fiocchi (5m² + 3m²)
- Decorazione: Scafo e vele dipinte a mano su modello tradizionale di Gianni d’Este Widmann
- Associazione: Les Pointus de Sanary
- Ormeggiato: Sanary
- Proprietario: Mike Tommasi – Six-Fours-les-Plages
- Contatto:
I colori di questo Topo Chioggiotto sono opera del pittore veneziano Gianni d'Este, che ha navigato su Alice II per oltre 10 anni. Al suo arrivo in Francia a Sanary nel settembre 2007, il suo attuale proprietario Mike Tommasi, veneziano espatriato in Provenza, la ha ribattezzata Co rivo rivo, che nella lingua della Serenissima Repubblica vuol dire arriverò quando arriverò (non ho fretta...).
Il Topo è una barca tipica di Venezia, ha un fondo piatto senza chiglia che gli permette di navigare nelle lagune e sulla costa settentrionale dell'Adriatico. Utilizzato nel XVII secolo come nave ausiliaria ai grandi pescherecci di tipo "Tartana", più tardi verrà usato per rifornire il "bragozzo" in alto mare e per trasportare il pesce in porto, o per la pesca in laguna con una rete detta "seràgia".
Il Topo Chioggiotto, di costruzione più pesante che il Topo Veneziano e munito di un ponte, viene dalla città lagunare di Chioggia, tuttora oggi importante porto perschereccio. Un film del 1939, Gente di Chioggia, illustra com'era la vita dei pescatori di questa città, e delle loro famiglie. Il topo ha due alberi e due vele al terzio, tradizionalmente dipinte a mano con motivi religiosi o pagani, utilizzati per identificare il proprietario e per invocare la protezione divina. Così ogni famiglia di pescatori ha sviluppato una straordinaria gamma di motivi, forme astratte, lettere e immagini che fanno riferimento ai loro nomi o soprannomi. A volte si riservava una parte della vela alle mogli, che disegnavano simboli senza necessariamente spiegarne il significato ai mariti - segreti e scherzi tra mogli di pescatori?
Vele e Remi
La vela al terzo risale alle antiche giunche cinesi, ed è pur nota sulle coste della Bretagna e della Cornovaglia. Nella laguna di Venezia venne adottata come la soluzione perfetta per queste barche senza deriva e a fondo piatto, dal pescaggio molto ridotto. La vela latina, usata in precedenza, rendeva le manovre molto difficili su questi grandi "windsurfer" lagunari, a causa dell'impossibilità di allineare il centro velico con il centro di deriva che si trova a poppa, vicino al timone. La vela terzo, a forma di trapezio, con un'antenna superiore e un boma, è nata come una variante della vela quadra; issata su un albero installato quasi a poppa, aiuta a bilanciare le barche a fondo piatto e permette persino di navigare in bolina. Al lasco si può issare una vela al terzo sull'albero di trinchetto.
Come le gondole, il Topo si caratterizza per la Voga Veneta. Contrariamente a quanto credono i turisti, la barca non si manovra spingendo sul fondo della laguna con un palo: si rema tenendosi in piedi nel senso di marcia sostenendo i remi nelle forcole - quei magnifici scalmi aperti in legno finemente scolpiti - imartendo un movimento speciale che permette di manovrare con un solo remo, anche negli stretti canali di Venezia. Il Topo può avere fino a 4 forcole.
Il mantenimento di CoRivoRivo viene eseguito da Capian Marine (Fred) a La Seyne-sur-Mer. Fred è pure pescatore artigianale al vicino bellissimo villaggio di Le Brusc (Six Fours).